Alcuni serpenti si sono adattati alla vita arborea, altri alle dune sabbiose e altri alle acque dolci, come molte specie della sottofamiglia dei Natricinae. Molti generi appartenenti a questo gruppo sono diffusi in tutto il mondo, come il genere Natrix sp. in Europa e Nord Africa, il genere Thamnophis sp. in Nord America, il genere Amphiesma sp. in Asia e molti altri.
Quattro specie appartengono al genere Natrix sp.: N. maura, N. megalocephala, N. natrix e N. tessellata.
Quest’ultima, chiamata anche biscia tassellata, è la più adattata alla vita acquatica, infatti presenta occhi e narici orientati leggermente verso l’alto, con lo scopo di vedere e respirare facilmente con la maggior parte del corpo sommerso. Ovviamente questa specie è un’ottima nuotatrice, a discapito della velocità su terra, che lascia un po’ a desiderare.
Molti studi sulla dieta hanno dimostrato che si nutre principalmente di pesci di piccole e medie dimensioni e una piccola percentuale di anfibi.
Naturalmente vive in aree umide, come paludi e laghi, torrenti e fiumi a lento corso.
A volte viene confusa con la natrice viperina (N. maura), che similmente vive in zone umide, sebbene sia meno adattata a viverci.  Di conseguenza anche lei si nutre di pesci, ma in misura inferiore rispetto alla cugina, al contrario però mangia numerosi anfibi, come rane e tritoni, e diversi invertebrati.
Per distinguere queste due specie bisogna osservare il pattern e la colorazione della pelle che nella natrice viperina è più accentuata. Per di più, con una ispezione ravvicinata, potremo notare una differenza nel numero di squame fra le due specie.
La natrice dal collare (N. natrix) e la N. megalocephala dipendono meno dagli ambienti acquatici. La caratteristica principale per distinguere le due specie è il colare bianco/giallo presente sul collo della N. natrix.

Questi serpenti sono totalmente inoffensivi: se stressati o attaccati da un predatore loro non mordono, bensì iniziano a defecare e a rilasciare odori maleodoranti da delle ghiandole dentro la cloaca. Questo comportamento è chiamato “tanatosi”, e sarebbe l’abilità di fingersi morti, infatti l’animale in questione rigira la testa, apre la bocca e tira fuori la lingua e dopodiché rimane immobile, questi atteggiamenti uniti ai primi fanno desistere buona parte dei predatori.